AVVIAMENTO AL LAVORO DELLE PERSONE CON DISABILITÀ PRESSO DATORI DI LAVORO PUBBLICI

Favorire l’avviamento al lavoro delle persone con disabilità di cui all’art. 1 comma 1 della L. 68/99 ss.mm.ii. presso i datori di lavoro pubblici , attraverso la formazione di un’apposita graduatoria limitata a coloro che aderiscono alla specifica occasione di lavoro ai sensi e per gli effetti dell’art. 7, comma 1 bis della L. 68/99 ss.mm.ii.

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Serve un piano per la salute mentale in Italia. La lettera al «Corriere» degli psichiatri

Materia di discussione continua è la crisi che il sistema sanitario sta attraversando in tutto il nostro Paese dalle Alpi al Mediterraneo. Proviamo ad affrontare questo ragionamento con alcune riflessioni che riguardano la «salute mentale», per poi poterlo estendere anche a tutte le altre discipline. Perché partire dalla salute mentale? I bisogni di salute mentale sono cresciuti negli ultimi 15 anni, amplificati durante e dopo la pandemia con conseguenze a distanza in particolare su adolescenti, giovani adulti e donne;

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ASSEGNO DI INCLUSIONE: Linee di indirizzo sulla presa in carico per le persone in condizione di svantaggio

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha firmato il 29 dicembre 2023 il decreto n. 160, con il quale vengono approvate le Linee di indirizzo sugli elementi fondanti la presa in carico, sociale integrata e il progetto personalizzato rivolti alle persone in condizioni di svantaggio come definite al comma 5 dell’articolo 3 del DM 154 del 13 dicembre 2023 di attuazione dell’Assegno di Inclusione.

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La persona al di sopra dell’istituzione: progetti di vita, integrazione sociale, lotta alle disuguaglianze e diritti umani. di Roberto Mezzina

I processi di deistituzionalizzazione nel mondo, specie se intesi riduttivamente come de-ospedalizzazione, si sono spesso tradotti in effetti perversi di trans-istituzionalizzazione, anche attraverso soluzioni ‘a vita’, e comunque di lungo periodo, di tipo residenziale.

La mancanza di sincronicità nella chiusura o nel ridimensionamento (downsizing) delle istituzioni psichiatriche con l’incremento dei servizi basati sulla comunità ha generato tutta una serie di problemi, insieme col trasferimento di pazienti in unità psichiatriche in ospedali generali, case di cura, alloggi assistiti e carceri (Shen & Snowden, 2014). La “trans-istituzionalizzazione” è stata definita come l’atto di trasferire i pazienti dagli ospedali psichiatrici ad altre istituzioni, come rifugi per senzatetto, istituti di custodia e carceri. Recenti ricerche suggeriscono inoltre una tendenza rinascente in Europa verso la “re- istituzionalizzazione” dell’assistenza, segnata dall’aumento del numero di trattamenti involontari, così come le strutture residenziali e di alloggio assistito, istituzioni psichiatrico-forensi, istituti penitenziari e carceri, oltre ai manicomi preesistenti, sebbene più piccoli, e a strutture private anche ad alta sicurezza. Tale mancanza di sincronicità ha avuto come conseguenza collaterale la frammentazione dei servizi, la mancanza di garanzia della qualità dei servizi disponibili, i tagli finanziari e la carenza di personale.

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La persona al di sopra dell’istituzione: progetti di vita, integrazione sociale, lotta alle disuguaglianze e diritti umani. di Roberto Mezzina – sossanita