PROGETTO UN MARE DI INCLUSIONE Luglio 2024 – Aprile 2025

Grazie al finanziamento dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese, l’ARESAM OdV ha predisposto un progetto, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, che, partendo dal suo stesso titolo “UN MARE DI INCLUSIONE” ha inteso offrire un’ampia gamma di attività a favore delle persone sofferenti di disturbi mentali seguite dai Centri di Salute Mentale della ASL Roma 4 dei Distretti 4.1 (Civitavecchia) e 4.3 (Bracciano). L’obiettivo che si è inteso raggiungere è quello di aiutarli a riappropriarsi delle loro capacità e, addirittura, sperimentare nuove forme dello stare insieme, del condividere esperienze nuove e del sentirsi utili all’interno della società in cui si vive. Modalità tutte tendenti a combattere lo stigma e l’isolamento.

Il progetto, iniziato a Luglio 2024, avrà la durata di 10 mesi operativi e riguarderà:

1) Agricoltura sociale – Orti solidali

2) Recovery ed educazione all’autonomia

3) Educazione al volontariato e sostegno dei poveri

4) Educazione alimentare e attività fisica

5) Vacanze diurne presso lo Stabilimento Balneare Le Dune a Civitavecchia

6) Vacanze a Foggia – zona Gargano

 

Per chi volesse approfondire: PROGETTO UN MARE DI INCLUSIONE Luglio 2024 – Aprile 2025 /

CONFERENZA NAZIONALE AUTOGESTITA PER LA SALUTE MENTALE: il Programma del 6 e 7 dicembre 2024 a Roma

Al termine di un lungo percorso di assemblee partecipate abbiamo deciso di convocare la II Conferenza Nazionale nel centenario della nascita di Franco Basaglia, protagonista della “rivoluzione” nell’assistenza alle persone con disturbo mentale che ha portato alla legge di riforma del 1978. Con quell’atto di abolizione dei manicomi e di impostazione territoriale delle cure e dell’assistenza sono stati restituiti diritti e cittadinanza alle persone con sofferenza mentale, contrastando ogni forma di esclusione collegata a disabilità psico-sociale e si è spezzato l’infondato binomio malattia mentale/pericolosità sociale.

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“Basaglia: continuare un’opera e un pensiero vivi e viventi”. di Benedetto Saraceno

La vecchiaia non è una malattia. Fragilità, vulnerabilità, diminuita autosufficienza e disabilità non sono malattie ma, così come avviene per le persone con malattie o disabilità mentali anche i vecchi sono scarto e questo destino innaturale, discriminatorio e stigmatizzato è comunemente accettato. In una recente serie di interviste condotte per la OMS ho constatato che i vecchi sono i soggetti più frequentemente trans istituzionalizzati: “dove lo metto” e non “chi è e di cosa ha bisogno”. È il bisogno di escludere e recludere della collettività che premia sul bisogno del singolo di continuare a essere soggetto produttore di senso.

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AUDIZIONE UNASAM DECIMA COMMISSIONE SENATO – 06.11.2024

Ringraziamo la Commissione, i Senatori e le Senatrici, per averci
concesso l’opportunità di essere auditi.

L’UNASAM è l’organizzazione nazionale maggiormente rappresentativa, nel
campo della salute mentale e, insieme ad altre 140 organizzazioni, ha
promosso la Conferenza Nazionale autogestita Salute Mentale del 2019 e la
costituzione del Coordinamento Nazionale Salute Mentale.

Da almeno 15 anni, vi è stato, per scelte dei governi, un progressivo
impoverimento di risorse umane e finanziarie non solo nei servizi di salute
mentale, ma in tutto il sistema sanitario pubblico con uno spostamento di
risorse dal servizio pubblico al sistema privato. Si registra, inoltre, un
preoccupante arretramento culturale nelle pratiche dei servizi che violano i
diritti umani, in particolare nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura, nei reparti
della Neuropsichiatria per l’Infanzia e Adolescenza, nelle RSA, nelle cliniche
private e strutture residenziali di varia tipologia e capienza.

AUDIZIONE UNASAM SENATO 6 NOVEMBRE 2024

CONFERENZA NAZIONALE AUTOGESTITA PER LA SALUTE MENTALE: il Programma della due giorni, 6 e 7 dicembre 2024 a Roma

Al termine di un lungo percorso di assemblee partecipate abbiamo deciso di convocare la II Conferenza Nazionale nel centenario della nascita di Franco Basaglia, protagonista della “rivoluzione” nell’assistenza alle persone con disturbo mentale che ha portato alla legge di riforma del 1978. Con quell’atto di abolizione dei manicomi e di impostazione territoriale delle cure e dell’assistenza sono stati restituiti diritti e cittadinanza alle persone con sofferenza mentale, contrastando ogni forma di esclusione collegata a disabilità psico-sociale e si è spezzato l’infondato binomio malattia mentale/pericolosità sociale.

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