Una svolta per il terzo settore. La sentenza della Corte Costituzionale

di Francesca Danese Responsabile forum terzo settore Lazio da www.cinquequotidiano.it del 29 giugno

Co-progettazione e co-programmazione siano davvero le parole d’ordine del futuro immediato, anzi del presente di tutti i territori a partire da Roma Capitale! Finalmente, una sentenza fondamentale della Consulta – per ora sfuggita ai radar dei resoconti giornalistici – stabilisce che Pubblica amministrazione e Enti del Terzo settore hanno la medesime finalità di “perseguire il bene comune” e fonda un modello di relazione tra Pa ed Ets «sulla convergenza di obiettivi e sull’aggregazione di risorse pubbliche e private per la programmazione e la progettazione, in comune, di servizi e interventi diretti a elevare i livelli di cittadinanza attiva, di coesione e protezione sociale, secondo una sfera relazionale che si colloca al di là del mero scambio utilitaristico».

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Invalidi civili totali: la legge non assicura “i mezzi necessari per vivere”

da Ufficio Stampa della Corte Costituzionale –  Comunicato del 24 giugno 2020

285,66 euro mensili, previsti dalla legge per le persone totalmente inabili al lavoro per effetto di gravi disabilità, non sono sufficienti a soddisfare i bisogni primari della vita. È perciò violato il diritto al mantenimento che la Costituzione (articolo 38) garantisce agli inabili.
Lo ha stabilito la Corte costituzionale nella camera di consiglio svoltasi ieri, 23 giugno 2020, esaminando una questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Corte d’appello di Torino.

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Libri, dalla chiusura dei manicomi com’è migliorata la vita dei matti?

“Quali strade devono ancora percorrere le scarpe dei matti per trovare un po’ di pace?
Per trovare un po’ di pace, un po’ di giustizia, devono incontrare sguardi capaci di ascolto e accoglienza, la cura che, prima di qualsivoglia diagnosi o farmaco, è data dal riconoscimento, dall’essere accolti, scriveva Jorge Luis Borges, come parte di una realtà innegabile.”

Da ilfattoquotidiano.it – Blog – Cultura segnaliamo intervista ad Antonio Esposito autore di “Le scarpe dei matti. Pratiche discorsive, normative e dispositivi psichiatrici in Italia (1904-2019)”

Quando le parole pesano più di un macigno. Populismo e Salute Mentale – Un ritorno al passato?

Di MiGa  A.Re.Sa.M.

Il populismo non è altro che la ricerca di dare risposte semplici a problemi molto complessi, che dovrebbero essere trattati in modo serio e graduale. I populisti vedono e presentano soluzioni miracolose, facili e soprattutto accessibili alla comprensione di tutti. Più si semplifica, più si esaltano elementi irrazionali nella società. Una prova del populismo imperante in questi tempi ce la dà il Ministro degli Interni, On.le Salvini, che ha fatto trapelare nell’intervista che di seguito si riporta, la sua non contrarietà, alla riapertura dei manicomi, ciò in seguito ad un odioso episodio di cronaca, che poteva avere come protagonista anche un “normale”. Rispondendo a “Pomeriggio 5”, su Canale 5, a una domanda sul caso di un violentatore recidivo ma in libertà perché incapace di intendere e volere, il vicepremier ha fatto un cenno a una possibile revisione della legge Basaglia. Continue Reading…

La 180, una legge sulla dignità umana

di Ruggero Piperno da www.grandecomeunacitta.org

Ho cominciato a frequentare il manicomio di Roma prima di laurearmi nel 1969. Ho le immagini impresse nella mente perché i ricordi emozionali sono quelli che rimangono con maggiore precisione. Grandi stanzoni superpopolati, fatiscenti, in rovina, un odore pungente molto particolare, un po’ di stalla e un po’, si diceva con l’ignoranza del pregiudizio, di ‘schizofrenia’, corpi umani dalle espressioni stravolte che si avvicinavano per chiedere una sigaretta, molti vestiti con una casacca di tela grezza, le fasce che pendevano dai polsi, alcune persone girovagavano in tondo, altre erano sedute guardando il vuoto, altre ancora legate alle panche o ai termosifoni. I primi medici non erano psichiatri, non avevano fatto nessuna carriera ed erano, insieme agli infermieri, sotto il potere delle suore, che avevano le chiavi del comando oltre che della farmacia.

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Roma, 7 marzo 2019, incontro “Diritti in movimento”

da @DirittiInMovimentoItalia

Chi è interessato a “Diritti in movimento” è invitato all’incontro nazionale che si terrà a Roma, presso l’aula della facoltà di Teologia valdese, via P. Cossa n. 42 (trav. Piazza Cavour), in data 07.03.2019, dalle ore 11:00 fino a chiusura dei lavori.
Tale occasione vuole costituire un prezioso momento di conoscenza e di approfondimento delle progettualità del Movimento ed al contempo un confronto operativo tra i poli di coordinamento presenti sul territorio italiano.
Saranno presenti i responsabili di tutte le Sezioni Regionali del Movimento, in Italia, più collaboratori e simpatizzanti.
Si parlerà in particolare
di Abrogazione formale dell’interdizione,
di Leggi regionali sull’Amministrazione di sostegno,
di Corsi di formazione da istituire, di Progetto esistenziale di vita,
di Linee Guida sull’AdS,
di Uffici-sportelli comunali sulla fragilità,
di “Presa in carico per chi non ce la fa”,
di nuove azioni di Responsabilità civile da promuovere a tutela dei fragili,
di Diritti emergenti della persona (sostegno, ascolto, non soffrire, autodeterminazione, rispetto),
di nozione esistenziale di salute ex art. 32 Cost.
di messa in discussione del Tso psichiatrico
di protezione degli Anziani, specie nelle case di riposo,
di superamento delle nozioni di Capacità,
di valorizzazione della Sovranità dei fragili (minori, down che si sposano, che testano, persone vulnerabili da proteggere con delicatezza).

Papa Francesco visita a sorpresa la periferia sud di Roma

da www.vaticannews.va/it

“…Successivamente Francesco si è recato presso la comunità terapeutica riabilitativa “Il Ponte e l’Albero” situata al “settimo ponte” del quartiere popolare Laurentino 38, una zona difficile della periferia sud di Roma. Gli ospiti di questa struttura sono dodici giovani con disagio mentale, vissuti in famiglie che non hanno reso possibile alcun miglioramento nella loro situazione. Il Papa a piedi è salito lungo gli scaloni del “ponte” che collega gli alti fabbricati del quartiere e ha raggiunto i ragazzi sorprendendoli nel mezzo di una delle loro attività. Con questa visita, Papa Francesco ha esaudito il desiderio di questi ragazzi, che mesi fa gli avevano scritto una lettera raccontandogli le loro difficoltà quotidiane derivate dal disagio mentale, così come la volontà e i loro sforzi per proseguire nel cammino di cure insieme ai dottori e agli operatori e auspicando una sua visita…”

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